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"Il dono del mare" di Laura Fiamenghi

Amici delle Gatte esce oggi il nuovo libro di Laura Fiamenghi "Il dono del mare"

SCHEDA LIBRO:


Titolo: Il dono del mare

Autore: Laura Fiamenghi

Editore: self publishing

Genere: paranormal romance

Serie: Autoconclusivo

Data di pubblicazione: 11 maggio 2020

TRAMA:


Kate ha una sola passione: le onde.


Il Mare è tutta la sua vita e la sua ambizione è diventare la surfista migliore di sempre.


Un giorno, tra le onde, batte un’avversaria inaspettata: una Sirena.


Vince, così, un premio che non è certa di voler accettare. Il Popolo del Mare, le Sirene e i Tritoni di Atlantide, sono nel bel mezzo di un evento che attendono con trepidazione da tempo: la Sfida.


Una gara da cui dipende l’incoronazione del prossimo Re del Mare, colui che regnerà su tutti i mari per i prossimi cinque secoli, salvandoli dalla devastazione in cui l’ultimo sovrano li ha gettati. Nick, il miglior guerriero della Stirpe degli Abissi, è disposto a tutto per spodestare il tiranno. Deve vincere la Sfida, ma Poseidone ha altri piani per lui: andare sulla terra ferma e convincere un’umana ad accettare il Dono del Mare. Si raccontava che le Sirene amassero sfidarsi tra le schiume delle onde, contendendosi l’un l’altra i cavalloni più impetuosi. Se un umano si univa a quel gioco, riuscendo a battere una Sirena, egli aveva diritto a reclamare il Dono del Mare, diventando egli stesso un immortale.

 

“Per parlarmi sott’acqua, - le disse Nick senza muovere le labbra, - devi toccarmi.”

Kate era strabiliata.

“Tu mi senti?” guardò la mano di lui che le teneva il polso.

“Sì, Surfista, ti sento anche io.”

La sua mano le scivolò lungo il polso, intrecciandosi saldamente alle sue dita e nuotò ancora più giù, trascinandola senza che Kate facesse alcuno sforzo.

Raggiunsero la sabbia fina del fondale. La superfice, molti metri più in su, sembrava un soffitto di gemme preziose, attraversata da pesci colorati.

A quel punto, Kate avvertì il bisogno di aria e comprese che era già sott’acqua da diversi minuti. Come minimo, aveva appena triplicato, senza accorgersene, il suo record personale di apnea in movimento.

“Ho bisogno di respirare”, avvisò Nick, che sembrava del tutto privo del bisogno di aria.

“Respira da me”, le disse, avvicinandosi con la bocca come per un bacio.

 

Il richiamo allarmato di Sabine distrasse Kate dai suoi pensieri.

«Mhmm? Che c’è?»

Sabine le corse incontro dal salotto con la faccia di chi aveva appena visto atterrare una navicella spaziale.

«Ci sono dei granchi in giardino! Granchi che impilano perle! Un mucchio alto così!» fece segno all’altezza della sua vita.

«Granchi? E perle?» ripeté Kate con un brutto presentimento.

«Vieni a vedere tu.»

Sabine la trascinò fino alla portafinestra del portico.

«Che cacchio vuol dire?»

Fuori, proprio davanti alla veranda, una spola di grossi granchi dal carapace scuro andava trasportando a una a una delle grosse perle che formavano già una montagnola scintillante.

Vedendo Kate, i laboriosi abitanti del mare sollevarono le chele, sbattendo le loro pinze a festa. Le stavano portando i loro omaggi e auguri per la Sfida.

Kate avvampò e sollevò una mano in cenno di saluto.

«Ma che fai? Li saluti? E se provassero a entrare in casa?»

«Sabi, tranquilla. Non ti pizzicano. Stai in casa, ci penso io.»

 

Avvicinandosi, Kate avvertì una strana sensazione.

Il cuore prese a batterle più forte.

Oh, andiamo, protestò la sua mente. Come se non vedessi fusti a torso nudo tutto il giorno. Non emozionarti.

Eppure, ad ogni passo che avanzava, il cuore di Kate prendeva ad aumentare il battito, diventando un rombo tale da annullare ogni percezione esterna.

Gli occhi dell’uomo erano fissi nei suoi.

Chiari. Attenti.Belli.

Kate pensò che nessuno in vita sua l’avesse mai guardata così. Come se fosse un regalo piovuto dal cielo.

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