7 𝐵𝗹𝒐𝑔 𝗽𝒆𝙧 1 𝘢𝘶𝑡𝘰𝘳𝐞: 𝘓𝚞𝓲𝐬𝑎 𝗔𝖇𝐚𝖌𝗻𝘢𝚕𝘦

Kelly
23 lug
Tempo di lettura: 4 min

Amici delle Gatte per la rubrica "7 Blog per 1 autore", oggi vi presentiamo i personaggi

del libro "Riflesso" di Luisa Abagnale, pubblicato lo scorso aprile da O.D.E. edizioni.

TERZA TAPPA: CASTDREAM

Raccontaci qualcosa sui protagonisti del romanzo con descrizioni a livello fisico e caratteriale:

Emma

Emma ha 19 anni, nata sotto il segno del Sagittario il 16 Dicembre.

Ha gli occhi e i capelli castano, uno spruzzo di lentiggini chiare sul naso e le guance, ama vestirsi con abiti sobri per non dare nell’occhio perché è insicura del suo corpo dato che è in sovrappeso.

Ama leggere qualsiasi cosa, mangiare davanti a serie TV fantasy e fingere di essere un'eroina che salva il mondo.

Studia psicologia perché negli anni ha maturato la consapevolezza di voler essere qualcuno in grado di aiutare chi si trova in situazioni spiacevoli.

Qamar

Non ha origini italiane, in realtà è mezzo arabo e mezzo greco ma ha vissuto in Spagna per la maggior parte della sua vita.

La sua famiglia è numerosa e molto, molto caotica ma la ama immensamente.

Laureato in giurisprudenza e non ama stare al centro dell'attenzione, sta per la maggior parte del tempo in disparte e tende a farsi gli affari suoi, almeno fin quando non vede cose che non gli piacciono.

Non è una testa calda, cerca sempre di evitare le discussioni e ha molta pazienza, ma quando si esaurisce difficilmente riesce a stare zitto. Va bene essere introverso ma non stupido.

Si, quella è una bella cicatrice ed è l’unica cosa che spesso le persone notano di lui, nonostante sia alto e abbia degli occhi particolarmente scuri.

Alessandro

Bello e consapevole di ciò.

Ha gli occhi azzurri, i capelli corvini e il suo stile formale lascia intendere che impiega molto tempo per prepararsi..

Studia giurisprudenza, non gli piace il caos, né il cibo spazzatura e nemmeno il cinema.

Tutto fiori e appuntamenti galanti in ristoranti di lusso, per poi concludere la serata nel migliore dei modi

Lidia

Capelli biondi, magra e occhi azzurrissimi, faccia angelica ma un concentrato di caos e ironia.

Migliore amica leale, ama andare a ballare, stare sveglia fino a tardi e fare battute nei confronti di chi non le va giù.

Studia psicologia e la sua forza vitale è talmente potente da travolgere chiunque, sembra un uragano. Lidia è il silenzio che parla, lo sguardo che pesa più delle parole.

Un enigma avvolto nella calma, capace di nascondere mondi interiori dietro un’apparente freddezza.

È il tipo di persona che non chiede di essere capita, ma che ti lascia il dubbio di aver perso qualcosa ogni volta che te ne allontani.

Manuel

Ha 19 anni ed è originario di Mozambico, Africa, ma è stato adottato prima ancora di imparare bene a parlare.

No, non dirà mai qual è il mio primo nome, perché troppo complicato da imparare ma Lidia ama chiamarlo "Manuelino" o "Manuelito" , anche se il suo preferito è "l'altro amico", perché non accetta che Emma abbia un migliore amico al di fuori di lei.

Preferisce stare in un angolo a studiare o giocare ai videogiochi, ma le sue migliori amiche tendono sempre a trascinarlo fuori di casa per socializzare e da bravo amico leale quale è, le lascio fare.

Studia psicologia con Emma, ha un animo buono ed è facile metterlo in imbarazzo. Timido, riservato, con lo sguardo sempre basso e il cuore pieno di domande. Manuel è il tipo di persona che parla poco, ma ascolta tutto. Un topo da biblioteca, adottato e cresciuto tra le pagine dei libri più che tra le persone.

La sua forza? Sta proprio nel suo silenzio, nei suoi pensieri profondi e nella capacità di vedere il mondo in modo diverso. Manuel sarà sempre al tuo fianco quando avrai bisogno di lui.

IL LIBRO:

Mi chiamo Emma, ho diciannove anni e penso di essere la persona più orribile del mondo. Odio il mio riflesso, detesto il modo in cui la gente mi guarda perché so cosa vede.

Cicciona!

Fai schifo!

Ho toccato il fondo in un bagno pubblico, circondata da un branco che mi ha lasciata a terra dopo avermi fatto a pezzi l’anima perché non ero come loro, non ero abbastanza.

Per molto tempo ho creduto che la solitudine fosse l’unico universo possibile per me, ma mi sbagliavo. Forse non sono così orribile e forse, là fuori, esistono altre anime spezzate che mi possono capire.

Perciò, ricomincio.

Mi chiamo Emma, ho diciannove anni e penso che alla fine il mio riflesso posso imparare ad amarlo.