Amici delle Gatte eccoci al terzo appuntamento con la nostra rubrica "Quattro chiacchere con le Gatte e..." (titolo scelto dai nostri lettori, che ci teniamo a ringraziare).
Questa nuova rubrica nasce principalmente per dare voce e spazio agli autori emergenti. Nel frattempo però, in maniera silente si è già evoluta dando spazio a tutto il mondo letterario. Conosceremo quindi i punti di vista su più fronti (autori emergenti - autori - autori stranieri - editori - lettori - addetti ai lavori).
Se volete saperne di più non vi resta che continuare a seguirci.....
Andiamo a vedere chi ci tiene compagnia oggi......
...... 🆁🅾🆂🅸🆃🅰 🅼🅰🆉🆉🅴🅸
𝕀𝕟𝕔𝕠𝕞𝕚𝕟𝕔𝕚𝕒𝕞𝕠 𝕔𝕠𝕟𝕠𝕤𝕔𝕖𝕟𝕕𝕠 𝕝'𝕒𝕦𝕥𝕣𝕚𝕔𝕖
Nata nel 1992, da sempre appassionata di cultura, ha frequentato l’Università della Calabria, dove ha conseguito la laurea triennale in Filosofia e Storia e la laurea magistrale in Scienze Filosofiche, indirizzo storico, col massimo dei voti.
Scrittrice di racconti e romanzi a carattere gothic-fantasy, ha iniziato a produrre articoli presso il blog "Etere" che si occupa di arte e cultura.
Nel 2018 ha pubblicato il suo primo racconto lungo, "Lady Selene", a tinte noir.
Nel 2019 ha vinto vari contest letterari e le sue opere vengono pubblicate in diverse antologie con altri autori. Dopo la laurea ha svolto uno stage presso un’agenzia letteraria come editor.
Nel 2020 ha vinto concorsi letterari e ha firmato vari contratti editoriali per la pubblicazione del suo primo romanzo, "Un nobile orrore", un horror storico, e di due racconti all’interno di altrettante antologie, l’ultimo dei quali preannuncia un personaggio di una prossima fatica letteraria.
Al momento lavora per riviste di cultura e scrittura, sia online che cartacee, e come articolista SEO per uno studio privato. Gestisce, inoltre, insieme a un altro autore, il sito culturale "Semi di inchiostro".
𝕀𝕝 𝕤𝕦𝕠 𝕦𝕝𝕥𝕚𝕞𝕠 𝕝𝕒𝕧𝕠𝕣𝕠:
"Un nobile orrore" è un romanzo, o racconto lungo, epistolare dalle tinte noir e di ambientazione storica.
Esso è collocato temporalmente tra il 1870 e il 1871 ed è liberamente ispirato alla storia vera di tre serial killers: l' inglese Jack lo squartatore e gli italiani Antonio Boggia e Vincenzo Verzeni, tutti operativi alla fine dellOttocento.
Una giovane donna, Beatrice Ruffolo, tramite missive, racconta la propria vita in un mondo che va avanti sia culturalmente che tecnologicamente, mentre i suoi genitori cercano di convincerla a sposarsi per puro interesse economico.
Tramite le lettere dai vari personaggi veniamo a sapere dei folli delitti commessi in una piccola cittadina italiana, mentre la storia della protagonista si intreccia a fatti agghiaccianti e molto più grandi di lei.
La voglia di libertà di Beatrice dovrà fare i conti con una serie di omicidi brutali apparentemente molto distanti dalla sua vicenda personale.
𝔼 𝕠𝕣𝕒 𝕡𝕒𝕤𝕤𝕚𝕒𝕞𝕠 𝕒𝕝𝕝𝕖 𝕕𝕠𝕞𝕒𝕟𝕕𝕖.....
𝟭) 𝗤𝘂𝗮𝗻𝗱𝗼 𝗲 𝗽𝗲𝗿𝗰𝗵𝗲̀ 𝗵𝗮𝗶 𝗰𝗼𝗺𝗶𝗻𝗶𝗰𝗶𝗮𝘁𝗼 𝗮 𝘀𝗰𝗿𝗶𝘃𝗲𝗿𝗲? Ricordo di aver cominciato a scrivere sin da quando ero piccola, creando poesie tratte dai libri che leggevo. Il mio primo romanzo lo scrissi all'età di sedici anni, anche se, naturalmente esso era molto acerbo sia nella forma che nei contenuti.
Durante gli anni dell'università ho compreso che volevo fare della scrittura il mio mondo e ho iniziato a cimentarmi nella stessa in maniera professionale dopo la fine degli studi.
𝟮) 𝗖𝗼𝘀𝗮 𝘀𝗶𝗴𝗻𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮 𝘀𝗰𝗿𝗶𝘃𝗲𝗿𝗲 𝗼𝗴𝗴𝗶? Personalmente trovo che la scrittura non debba essere una mera forma di intrattenimento. Tramite essa, cerco sempre di lanciare dei messaggi per me importanti che possono anche non trovare il riscontro favorevole del pubblico, ma che comunque debbono in qualche modo destare una qualche reazione in esso.
L'arte, d'altronde, ha sempre avuto la capacità di riflettere le sfide sociali e culturali del proprio tempo.
𝟯) 𝗔 𝗰𝗵𝗲 𝗹𝗲𝘁𝘁𝗼𝗿𝗲 𝗽𝗲𝗻𝘀𝗶 𝗾𝘂𝗮𝗻𝗱𝗼 𝗰𝗼𝗺𝗶𝗻𝗰𝗶 𝗮 𝘀𝗰𝗿𝗶𝘃𝗲𝗿𝗲 𝘂𝗻𝗮 𝘀𝘁𝗼𝗿𝗶𝗮? Penso a quei lettori che, come me, hanno voglia di conoscere sempre cose nuove e hanno la capacità di accogliere un parere diverso con cui confrontarsi.
Il confronto, infatti, è fondamentale per crescere, sia per i lettori che per gli scrittori.
𝟰) 𝗖𝗼𝗺𝗲 𝗻𝗮𝘀𝗰𝗼𝗻𝗼 𝗹𝗲 𝘁𝘂𝗲 𝘀𝘁𝗼𝗿𝗶𝗲? Nascono dalla voglia di raccontare problematiche sociali che molti non vogliono vedere. Spesso, si decide deliberatamente di non vedere la sofferenza altrui per poter rimanere nella propria illusione di vivere in un mondo perfetto. Bisogna però guardare anche il brutto dell'esistenza per tramutarlo in bellezza.
𝟱) 𝗤𝘂𝗮𝗻𝘁𝗼 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮 𝗶𝗹 𝗿𝗮𝗽𝗽𝗼𝗿𝘁𝗼 𝗱𝗶𝗿𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗰𝗼𝗻 𝗶𝗹 𝗹𝗲𝘁𝘁𝗼𝗿𝗲? Per me conta tantissimo. Ho sempre voglia di migliorarmi e di arrivare al più grande numero di persone possibili. Solo con il confronto diretto con i lettori posso migliorare nel mio lavoro.
𝟲) 𝗨𝗻 𝘀𝗲𝗴𝗻𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝘁𝗶 𝗶𝗱𝗲𝗻𝘁𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝗮𝘂𝘁𝗼𝗿𝗲/𝗮𝘂𝘁𝗿𝗶𝗰𝗲? Spesso le mie storie sono ambientate tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento. Tendo, inoltre, a utilizzare nomi di artisti del passato che amo per i nomi dei miei protagonisti.
𝟳) 𝗤𝘂𝗮𝗻𝘁𝗼 𝗶𝗻𝗳𝗹𝘂𝗶𝘀𝗰𝗲 𝗹𝗮 𝗹𝗲𝘁𝘁𝘂𝗿𝗮 𝘀𝘂 𝘂𝗻𝗼 𝘀𝗰𝗿𝗶𝘁𝘁𝗼𝗿𝗲? Enormemente. Io leggo soprattutto romanzi classici russi e francesi e romanzi gothic-horror. Inevitabilmente, questo tipo di letture influisce sul mio modo di scrivere, basti guardare le varie ambientazioni scelte o i temi trattati.
𝟴) 𝟯 𝗟𝗶𝗯𝗿𝗶 𝗰𝗵𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝗱𝗲𝘃𝗼𝗻𝗼 𝗺𝗮𝗻𝗰𝗮𝗿𝗲 𝗶𝗻 𝘂𝗻𝗮 𝗹𝗶𝗯𝗿𝗲𝗿𝗶𝗮?
"Delitto e castigo" di Fëdor Dostoevskij
"Il conte di Montecristo" di Alexandre Dumas
"Orgoglio e pregiudizio" di Jane Austen
𝟵) 𝗤𝘂𝗮𝗻𝘁𝗮 𝗶𝗺𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮𝗻𝘇𝗮 𝗱𝗮𝗶 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮? Enorme. Amo le belle edizioni e una copertina influisce tantissimo nell'attirare un lettore. Soprattutto per me che ho diverse edizioni di alcuni libri per puro amore di collezionismo.
𝟭𝟬) 𝗖𝗼𝗺𝗲 𝘀𝗰𝗲𝗴𝗹𝗶 𝗹𝗲 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗶 𝘁𝘂𝗼𝗶 𝗿𝗼𝗺𝗮𝗻𝘇𝗶? La mia copertina è stata elaborata dalla mia casa editrice.
La scelta è stata semplicemente perfetta. Essa racchiude perfettamente l'anima del mio romanzo come dovrebbe fare ogni copertina che si rispetti.
𝟭𝟭) 𝗛𝗮𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗲 𝗮 𝗰𝘂𝗶 𝗳𝗮𝗶 𝗹𝗲𝗴𝗴𝗲𝗿𝗲 𝗶 𝘁𝘂𝗼𝗶 𝗿𝗼𝗺𝗮𝗻𝘇𝗶 𝗽𝗿𝗶𝗺𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗽𝘂𝗯𝗯𝗹𝗶𝗰𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲? Il mio ragazzo. Lui è una persona colta, preparata e che sa elargire critiche costruttive. Mi fido molto del suo parere.
𝟭𝟮) 𝗗𝗮 𝗱𝗼𝘃𝗲 𝘁𝗿𝗮𝗶 𝗶𝘀𝗽𝗶𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗰𝗿𝗲𝗮𝗿𝗲 𝗶 𝘁𝘂𝗼𝗶 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗮𝗴𝗴𝗶? Spesso dai personaggi storici o dalla rielaborazione degli stessi. Cerco sempre di adattare le caratteristiche dei miei protagonisti al periodo storico che stanno vivendo per renderli il più credibili possibili. Cerco di non essere mai anacronistica o inverosimile.
𝟭𝟯) 𝗖𝗼𝗺𝗲 𝘁𝗶 𝗿𝗮𝗽𝗽𝗼𝗿𝘁𝗶 𝗰𝗼𝗻 𝗹𝗲 𝗿𝗲𝗰𝗲𝗻𝘀𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗻𝗲𝗴𝗮𝘁𝗶𝘃𝗲? Se costruttive mi aiutano a comprendere i miei errori, ma non credo che a nessuno faccia piacere ricevere giudizi negativi basati sulla mera antipatia o sui preconcetti.
𝟭𝟰) 𝗖𝗵𝗲 𝗿𝗮𝗽𝗽𝗼𝗿𝘁𝗼 𝗵𝗮𝗶 𝗰𝗼𝗻 𝗶 𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝗹 𝗺𝗲𝗱𝗶𝗮? Con Instagram direi buono, con Facebook un po' meno. Cerco di essere sempre presente sui social per far vedere le mie opere, ma non sempre è semplice coinvolgere gli altri.
𝟭𝟱) 𝗖𝗮𝘀𝗮 𝗲𝗱𝗶𝘁𝗿𝗶𝗰𝗲 𝗼 𝘀𝗲𝗹𝗳 𝗽𝘂𝗯𝗹𝗶𝘀𝗵𝗶𝗻𝗴? Casa editrice
𝟭𝟲) 𝗣𝘂𝗼𝗶 𝘀𝘃𝗲𝗹𝗮𝗿𝗰𝗶 𝗶 𝘁𝘂𝗼𝗶 𝗽𝗿𝗼𝗴𝗲𝘁𝘁𝗶 𝗳𝘂𝘁𝘂𝗿𝗶? Ho un romanzo paranormal pronto, che spero di pubblicare al più presto, che vede come protagonisti due signori della notte. E poi sto scrivendo altri due romanzi che non so quando riuscirò a concludere
....𝕝𝕒 𝕟𝕠𝕤𝕥𝕣𝕒 𝕚𝕟𝕥𝕖𝕣𝕧𝕚𝕤𝕥𝕒 𝕗𝕚𝕟𝕚𝕤𝕔𝕖 𝕢𝕦𝕚... 𝕔𝕠𝕟𝕥𝕚𝕟𝕦𝕒𝕥𝕖 𝕒 𝕤𝕖𝕘𝕦𝕚𝕣𝕔𝕚 𝕔𝕙𝕚𝕤𝕤𝕒̀ 𝕔𝕙𝕚 𝕤𝕒𝕣𝕒̀ 𝕚𝕝 𝕡𝕣𝕠𝕥𝕒𝕘𝕠𝕟𝕚𝕤𝕥𝕒 𝕝𝕒 𝕡𝕣𝕠𝕤𝕤𝕚𝕞𝕒 𝕤𝕖𝕥𝕥𝕚𝕞𝕒𝕟𝕒?
Le Gatte ringraziano Rosita Mazzei per la sua disponibilità e per essersi messa a nudo nella nostra intervista.
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