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Cover Reveal - "Close to me" di Elle Eloise

Amici delle Gatte buongiorno.

Vi presentiamo oggi, la cover del nuovo libro di Elle Eloise " Close to me", in uscita il 19 maggio. "Close to me" è una frizzante e passionale storia di amicizia e amore che si districa in mezzo alle strade piovose di Torino e di Londra e si dipana tra il presente e il passato di un ragazzo e una ragazza destinati a stare insieme, nonostante tutto.

Danny e Nadia faranno battere il cuore con i loro struggimenti e sorridere delle loro (dis)avventure!

SCHEDA LIBRO:


Titolo: Close to me

Autrice: Elle Eloise

Editore: self publishing

Serie: autoconclusivo

Genere: romance new adult

Pagine: 330

Formati: ebook - cartaceo (disponibile su KU)

Prezzo: 1,99€ - non ancora disponibile

Cover: Catnip Design

Data di pubblicazione: 19 maggio 2020


SINOSSI:

Dopo i cinque volumi della serie How to disappearcompletely, l’autrice Elle Eloise torna con un nuovo romance autoconclusivo.


Una frizzante e passionale storia di amicizia e amore che si districa in mezzo alle strade piovose di Torino e di Londra e si dipana tra il presente e il passato di un ragazzo e una ragazza destinati a stare insieme, nonostante tutto.

Aprii la porta, indicandole l'uscita. «Non possiamo più vederci» sentenziai, con un nodo in gola. E successe. Nadia spalancò le palpebre, non essendo più in grado di trattenere le lacrime. Si accovacciò a terra, in preda a una disperazione folle, più folle della mia. Mi si spezzò il cuore, perché sapevo che io stavo spezzando il suo ed era intollerabile. Le gambe cedettero, crollai sul pavimento, la schiena contro la parete opposta a quella dove si era appoggiata lei. Le nostre lacrime a fare da specchio all'anima. Tutto ciò che rimaneva di noi era racchiuso dentro questa stanza semibuia, due ragazzi che si amavano ma che non sapevano come farlo.

Ci osservavamo a una distanza di tre metri l’uno dall’altra, gli sguardi ricolmi di comprensione e di amore reciproci. Ma questo non era sufficiente, nulla sarebbe bastato, perché stare con me era come voler domare il vento: impossibile, estenuante, inutile.

Quando Danny incontra Nadia per la prima volta all’aeroporto di Torino - Caselle, qualcosa attira subito la sua attenzione: forse i suoi bizzarri capelli rosa, o semplicemente l’intensità dei suoi incredibili occhi blu.


Nadia non può credere che il suo storico ragazzo l’abbia piantata in asso proprio a un passo dall’esaudire il loro sogno di trasferirsi a Londra insieme, ma su quell’aereo è costretta a salirci da sola.

La sua avventura, destinata a partire con un tonfo, si rivela invece una piacevole sorpresa grazie all’incontro con Daniele, un ragazzo italiano che vive a Londra da tre anni e con il quale instaura da subito una forte amicizia alla “Harry ti presento Sally”, film amato da entrambi e da loro citato in molte occasioni.


Sia Danny, incastrato in un’acerba relazione con una donna inglese che non ama, che Nadia, ancora tramortita dalla sua lunga storia d’amore finita male, tentano invano di ignorare i loro sentimenti e la reciproca attrazione per non rovinare un rapporto platonico che cresce di giorno in giorno.


Sotto il cielo di una Londra grigia e piovosa divampa una passione che rischia di consumarsi nel silenzio, all’ombra di segreti e paure che lui porta sulle spalle come una zavorra pronta a soffocare qualsiasi germoglio d’amore in procinto di sbocciare.

Mi riempì di luce, di desiderio. Di speranza. Lei era la mia speranza di avere davvero una vita e non solo una sequenza di giornate, di mesi, di anni. Un respiro dopo l’altro non bastava a farmi sentire vivo, avevo bisogno di misurarmi con qualcuno, di fidarmi e di affidarmi a qualcuno. Non potevo credere che fosse lei quel qualcuno, la ragazza di cui mi ero innamorato dal primo istante, in aeroporto. Avevo visto la sua tristezza, la sua desolazione e avevo odiato subito chi le aveva provocate. Avrei fatto di tutto per non diventare mai quella persona. Mi sarei impegnato a essere l’uomo dei suoi sogni.

 

Mai avrei creduto che Kate si stesse accorgendo del modo in cui guardavo Nad. Perché la guardavo. Eccome se la guardavo. Non era solo l’aspetto, che comunque apprezzavo in ogni occasione, era il suo animo, vivo, scanzonato, involontariamente seducente, ad attrarmi.

 

Jacopo mi aveva detto spesso che durante i miei “periodi”, che fosse la fase maniacale o quella depressiva, diventavo un’altra persona. Era come se qualcuno si impossessasse del mio corpo e agisse e parlasse al posto mio. Mi ero sempre chiesto dove finisse il mio vero io in tutto questo, quel pezzo di me che era ancora equilibrato, “normale”: forse era intrappolato da qualche parte dentro di me e veniva liberato solo quando i due demoni si stancavano di usare il mio corpo e si assopivano.


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