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𝗕𝗹𝗼𝗴 𝗧𝗼𝘂𝗿 - 𝗧𝗔𝗣𝗣𝗔 𝗥𝗘𝗖𝗘𝗡𝗦𝗜𝗢𝗡𝗘 "𝗗𝗲𝘀𝗶𝗿𝗲" 𝗱𝗶 𝗣𝗲𝗻𝗲𝗹𝗼𝗽𝗲 𝗪𝗵𝗶𝘁𝗲

Amici delle Gatte, partecipiamo oggi, in occasione dell'uscita, alla tappa recensione del Blog Tour del nuovo libro di  Penelope White, "Desire", quarto volume della Winchester Series. Per il Blog lo ha letto la nostra Birba, andiamo a vedere cosa ne pensa...

SCHEDA LIBRO:


Titolo: Desire

Autore: Penelope White

Editore: Self publishing

Genere: Forbidden, Age gap Romance

Serie: Winchester Series #4

Pagine: 352 pagine

Formato: Ebook e Cartaceo (disponibile per gli abbonati a KU)

Prezzo: 2.99€ - 12,48€

Data di pubblicazione: 21 Febbraio 2024

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TRAMA:


Quando nasci in una famiglia come quella dei Winchester hai solo due opzioni: fare ciò che vuole tuo padre o fuggire.


Ed è così che Vincent, secondogenito della dinastia, prepara il suo zaino e mette un oceano di distanza da quel destino già segnato.


Dopo anni di sacrifici e impegno, riesce a ottenere una cattedra al prestigioso Conservatorio di Parigi e trova il suo mondo nella piccola Giverny, cittadina caratteristica a poca distanza dalla capitale.


A Giverny è solo con la sua musica.



Anche la giovane Sophie, appena trasferita, si trova catapultata in una nuova realtà. Delusa e infelice per un destino che non ha scelto.

A Giverny è sola con i suoi ricordi.


Vincent e Sophie si incontrano.

Due anime affini, ma diverse.

Due esistenze segnate da un percorso comune.

Due persone alla ricerca di un barlume di felicità.

Ma aleggia un oscuro segreto su di loro.


Mentore, amante o… Chi è realmente Vincent per questa ragazza?

Ma soprattutto, qual è il loro più profondo Desire?


“La pioggia cessa all’improvviso. Così come l’incantesimo di una notte che non dimenticherò. Il suo profumo e il calore della sua pelle, per sempre intrecciati alla vergogna e al rimprovero.”


“La luce splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno sopraffatta.”


Miciolosi, oggi vi parlo del quarto libro in uscita della Winchester Series. Onestamente questo è il primo che leggo della serie, ma essendo autoconclusivo e molto orientato ai protagonisti, è possibile leggerlo come stand-alone godendosi questa storia d’amore piena di emozioni.


Il libro è diviso in due parti: passato e presente, tra i quali passano circa vent’anni.

Il Passato corrisponde alla giovinezza del protagonista, Vincent Winchester, un ragazzo appassionato di musica, ottimo pianista, accettato alla famosissima Juilliard a New York. Peccato che il padre, il meschino e maniaco del controllo Cameron Winchester, non abbia alcuna intenzione di lasciare che il figlio “perda” tempo con la musica ma che si dedichi alla società di famiglia, e per questo ha forzato la mano, rifiutando l’accettazione alla scuola d’arte e inscrivendolo ad Harvard senza parlargliene.


È per le strade di New Orleans con il fratello James e la fidanzata Eleonor, dopo aver conosciuto Lexi, una musicista che suona al The Cat’s Meow, che Vincent prende la decisione che gli cambierà drasticamente la vita.

Il Presente vede Vincent nella villa di famiglia a Giverny, il paese dove Monet ha costruito il suo mondo, i suoi Giardini; si è allontanato dal Conservatorio di Parigi in aspettativa e ora insegna pianoforte ai ragazzi del paese.


La tristezza per un passato che non tornerà e la malinconia di ricordi sbiaditi dal tempo.”


Il suo unico vezzo sono i dolci della Boulangerie di madame Celeste, una delle pettegole del paese, che va a ritirare ogni giorno alla stessa ora, sedendosi allo stesso tavolino.

È di madame Celeste l’idea di far frequentare alla nipote Sophie lezioni di musica dal “professore”. Sophie è appena arrivata da Parigi, città che ha lasciato dopo un doloroso incidente che l’ha segnata; una scelta che le è stata imposta dalla situazione e che sta cercando di affrontare.


“Completamente svuotata, ho chiuso la porta, lasciandomi Parigi alle spalle.”


L’incontro tra i due è subito carico di elettricità, Vince nota subito la tristezza nello sguardo di Sophie e forse è l’unico che riesce a vedere “oltre” il suo atteggiamento sprezzante; ma c’è anche qualcosa di sfuggente in lei, qualcosa che Vincent non riesce a catturare.


È difficile per me spiegare i tanti livelli della trama, pertanto non vi dirò di più, se non che non sono riuscita a smettere di leggere la loro storia.

Vincent è uno di quei (pochi) personaggi maschili che sono convinta mi rimarrà nel cuore; un uomo profondamente sensibile, che, avendo avuto un padre come Cameron Winchester, vuole essere migliore; un uomo che ha fatto delle scelte radicali, che ha lottato per quello che ha e ora si sente perso, solo.


Anche Sophie è sola, anche se la situazione, considerando le circostanze drammatiche, la giovane età e il fatto che non siano state una scelta, è decisamente più difficile da affrontare, ma quegli occhi scuri che la scrutano nel profondo sembrano essere l’unica cosa che riesce a tirarla fuori dal baratro; e questi occhi appartengono a un uomo che non capisce fino in fondo e che le lascia messaggi contrastanti.


“L’innocenza e la purezza attraggono l’essere umano solo per un motivo, per essere profanate e macchiate con il proprio desiderio.”


E non è solo la differenza di età che può dividerli, ma anche qualcosa che appartiene al passato di Vincent, che potrebbe distruggere questo sentimento appena nato.


“Perché, alla fine dei conti, siamo il frutto delle situazioni vissute e delle persone che vi sono passate attraverso.”


I POV alternati in prima persona al presente (combinazione per me perfetta) ci fanno vivere i sentimenti dei protagonisti come se li provassimo noi; ci ritroviamo catturati all’interno dei Giardini di Monet con Vincent, ammaliati dal gioco di luci sul laghetto e viviamo la ribellione di Sophie verso il destino, la vita e, eh sì, quell’uomo che non riesce a decifrare ma che le fa “sentire” qualcosa dopo mesi di intorpidimento.

L’autrice è stata in grado di dare forma ai sentimenti dei protagonisti attraverso la descrizione delle loro espressioni, sia corporee che verbali.


Ma la parte descrittiva non si limita alle espressioni umane, ma si estende ai luoghi che li circondano, la boulangerie di Parigi e quella di Giverny, il giardino di Villa Winchester e la sala del piano, dalle cui vetrate Vincent vede il mondo, un mondo sempre più distante.


L’unica cosa che l’autrice non è stata in grado di fare è stato il descrivere i deliziosi profumi del pain au chocolat, aux raisins, dei croissant del negozio di Madame Celeste… che acquolina…


Siete pronte a prendere l’aereo e trasferirvi in Francia a incontrare Vincent e Sophie?


Un abbraccio e buona lettura

Birba

Questa è la canzone che la nostra Birba vi consiglia di ascoltare durante la lettura: In the end (Linkin Park)

Le Gatte ringraziano Penelope White per la copia digitale e il materiale del libro ricevuto in omaggio.


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