top of page

𝓡𝓮𝓿𝓲𝓮𝔀 𝓟𝓪𝓻𝓽𝔂 - "𝓘𝓵 𝓵𝓲𝓫𝓻𝓸 𝓭𝓮𝓲 𝓷𝓸𝓶𝓲 𝓹𝓮𝓻𝓭𝓾𝓽𝓲" 𝓭𝓲 𝓚. 𝓗𝓪𝓻𝓶𝓮𝓵

Amici delle Gatte buon pomeriggio.

Partecipiamo oggi al Review Party dedicato al libro "Il libro dei nomi perduti" di Kristin Harmel, edito da Sperling & Kupfer, pubblicato il 19 gennaio.

Per il Blog lo ha letto la nostra Stregatta, andiamo a vedere cosa ne pensa...

SCHEDA LIBRO:


Titolo: Il libro dei nomi perduti

Autore: Kristin Harmel

Editore: Sperling & Kupfer

Genere: Narrativa contemporanea

Formato: ebook - cartaceo

Prezzo: 9,90€ - 18,90€

Data di pubblicazione: 19 gennaio 2021

Link di acquisto: https://amzn.to/3qtqKcX


SINOSSI:


«Sono passati più di sessant'anni da quando vidi questo volume per l'ultima volta, da quando vidi lui, per l'ultima volta, ma il passato sembra essere di nuovo qui, in questa stanza con me, e mi sento soffocare.»


Florida, 2005

Eva Traube Abrams, bibliotecaria quasi in pensione, leggendo il giornale una mattina si imbatte nella fotografia di un libro per lei molto speciale.

Il volume, risalente al Diciottesimo secolo, fa parte dei numerosi testi saccheggiati dai nazisti durante la Seconda guerra mondiale; recentemente ritrovato in Germania, sembra contenere una sorta di codice che i ricercatori non sanno decifrare.


Parigi, 1942

Eva è costretta ad abbandonare la città dopo l'arresto del padre, ebreo polacco. Rifugiatasi in una cittadina di confine, inizia a falsificare documenti per i bambini ebrei che fuggono nella Svizzera neutrale. Insieme al misterioso e affascinante Rémy, Eva decide di annotare in un libro in forma criptata i veri nomi dei ragazzini che, essendo troppo piccoli per ricordare, rischiano di dimenticare la propria identità. Così nasce il Libro dei nomi perduti, che diventa una testimonianza ancora più preziosa quando la cellula di resistenza viene tradita e Rémy scompare.


Alla fine del conflitto, Eva, sola e tormentata dai sensi di colpa, decide di ricostruirsi un'altra vita, lontana e diversa. Ha imparato a voltarsi indietro tante volte e ogni volta un pezzo di sé è andato smarrito. Ma ora che il passato bussa prepotente alla porta, avrà il coraggio di rivivere i vecchi ricordi?


Ispirato a una sorprendente storia vera, Il libro dei nomi perduti è molto più di una semplice vicenda di falsari. È un indimenticabile romanzo sull'identità e sul potere dei libri, una testimonianza della resilienza dello spirito umano e della forza dell'amore di fronte al male.

a cura della nostra Stregatta:


Buonasera amici delle Gatte sono qui per parlarvi della mia ultima lettura, "Il libro dei nomi perduti" di Kristin Harmel e spero di non fare un torto a questo libro perché ho scelto di scrivere la recensione a caldo e cercare di imprimere su carta le mie sensazioni.


Parlare delle proprie letture soprattutto quando ci si trova catapultati in una storia come questa nella quale tutte le sfere dell’animo umano vengono colpite come un uragano da ogni tipo di sensazione, non è facile, perché l'autrice trasporta il lettore in un passato doloroso, quello della guerra , dell’Olocausto e delle deportazioni da parte dei tedeschi in quegli inferni che erano i campi di concentramento, in cui portavano ebrei e minoranze di ogni tipo poiché secondo loro non degni di stare su questa terra.


Cosa posso dirvi è un libro che di base racconta la vita di una ragazza il cui nome è Eva che legò la sua vita a quella di un uomo di religione diversa dalla sua, ma con il quale ha in comune una speranza: cambiare la storia.


Eva è una ragazza ebrea che vive a Parigi con i suoi genitori e dopo il rastrellamento della città, suo padre viene catturato, lei e sua madre solo per un caso fortuito si salveranno. Ripromettendosi di salvarlo Eva si ritroverà in qualcosa più grande di lei. Lei è amante dei libri, non solo è una divoratrice ma, lavorando in una biblioteca, ha sempre saputo che avrebbero fatto parte della sua vita proprio come l’aria che respira. Quando non ha con se un libro si sente persa.


I fogli, l’inchiostro sono elementi sempre presenti nelle sue giornate e grazie alla sue doti artistiche d’eccezione deciderà di far parte di quella Resistenza che ha salvato migliaia di vite di ebrei in tutta Europa. Eva inizierà a falsificare i documenti di tutte le persone che ne avranno bisogno, in modo da permettere loro di fuggire dall’esercito Tedesco.


"Il libro dei nomi perduti" è un taccuino su cui questa eroina, insieme all’ unico amore della sua vita, ha deciso di scrivere i nomi di ogni persona salvata in modo che ne rimanesse memoria e che la loro vera identità non fosse realmente mai persa.

Un libro non è mai solo un mucchio di parole , una storia, sentimenti, luoghi e sensazioni, un libro è qualcosa di eterno, è entrare nella vita dei protagonisti, nell’anima dello scrittore o della scrittrice, nella loro vita. Un libro è un portale per mondi inesplorati . Nasca da giorni, settimane di ricerca e di scrittura, cancellando e riscrivendo pagine o solo parole , un libro è tutto questo e tanto altro, un libro è Memoria insegnamento, ma spesso noi uomini abbiamo la memoria corta.


Quando leggiamo di guerre, morte e distruzione dimentichiamo che i protagonisti sono esseri umani come noi che non hanno religione, non hanno colori politici o altro, ma un cuore che batte e un anima che ha per tutti lo stesso colore, quello della purezza. Beh che dire, libri come questi mi ricordano che non sempre la cosa sbagliata è un errore.


Eva è una falsaria quindi creando documenti falsi commette un reato, ma ai miei occhi non ha fatto altro che dare a tutte quelle persone una vita che in altro modo non avrebbero avuto, dandogli un’opportunità.


Per questa scelta ha perso tanto ma ha avuto un Amore per tutta la vita, il destino le ha dato l’opportunità di essere la salvezza per tanti esseri umani che oltre al nome avrebbero perso anche la vita. La guerra distrugge non solo la vita delle persone ma spazza via anche tradizioni , interi popoli e storie, per cosa? non c’è mai nulla di giusto in nessun conflitto ma ci sono sempre degli eroi, coloro che sacrificano la propria vita per quella degli altri.


Vi siete mai chiesti a cosa seve un nome?

È un segno essere esistito, permette ad un uomo di lasciare una traccia del suo passaggio.


Kristin Harmel non è nuova a libri che trattano di guerra a 360. Grazie ad una prosa leggera ma che cattura, riesce a far entrare nella storia il lettore, senza però far pesare le situazioni che di per se sono difficili e dure da raccontare. Come detto non è un libro facile ma, pagina dopo pagina si avverte proprio il bisogno di arrivare alla fine per scoprire l’epilogo, senza però abbandonare mai la fede e la speranza nella vita, che saranno le vere protagoniste dell'intera storia.


E’ uno di quei libri da leggere e rileggere proprio come tutte le storie che ci fanno tremare il cuore .


Ora lo lascio che siate voi a perdervi nelle sue pagine proprio come è successo a me, ma sono certa che arriverete alla fine di questa storia con il sorriso sentendovi migliori, ricordando che siamo liberi di fare le nostre scelte, siamo noi gli artefici del nostro destino, e che potremmo essere migliori un domani solo se oggi avremo imparato qualcosa.

Le Gatte ringraziano la Sperling & Kupfer per la copia digitale e il materiale del libro ricevuto in omaggio.


25 visualizzazioni0 commenti

Comments


Thanks! Message sent.

Collaborazioni

bottom of page