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"Unexpected love" di Maria_Antonietta14

Amici delle gatte buongiorno, vi segnaliamo oggi un racconto su Wattpad, dal titolo "Unexpected love" di Maria_Antonietta14. Di seguito la trama e un estratto per conoscerlo meglio......


SCHEDA LIBRO:


Titolo: Unexpected love

Profilo: Maria_Antonietta14

Storia d’amore/erotica

Disponibile su Wattpad

Aggiornamento Capitoli settimanale

Link : https://my.w.tt/5jUeD6Yt9T


TRAMA:


Judie ha un obiettivo, trovare il vero amore.


Non è la classica ragazza tranquilla, all'interno brucia di passione.


Adrian vivrà sotto il suo stesso tetto.


Lui è cupo e dannatamente bello.


Solo con lei riuscirà ad abbassare parzialmente il muro che eregge ogni volta.

E se il loro rapporto cambiasse?

Se la passione fosse troppo forte da coinvolgere entrambi?

Ne usciranno illesi?



Di ritorno a casa.

Costatai che l'unico modo per rinfrescare il mio animo bollente di rabbia, era immergermi nella vasca da bagno per un po'.

Come al solito le luci erano spente.

Presagio che a casa non c'era anima viva.

Ed era quello che più desideravo.

Solo il pensiero di incrociare Adrian, mi ribolliva come lava all'interno.

Passando vicino alla porta chiusa del bagno notai che la luce era accesa, filtrava fuori.

Un sorriso maligno mi si formò sul viso.

Oh certo che l'avrebbe pagata!

Non sapevo come mai già fosse lì, solo in casa, chiuso nel bagno.

Ma la trovai una "dolce" coincidenza.

La mia mente incominciò a viaggiare, perfidi pensieri si insinuarono.

Poi l'illuminazione.

Avrei fatto ciò che avevo osservato fare in un film qualche tempo fa.

Risi mentalmente.

La mia vendetta aveva inizio!

Mi avvicinai al bagno e come sospettavo la chiave non c'era, non era chiusa del tutto la porta.

Mamma l'appoggiava sul mobiletto dietro lo specchio del bagno e lui questo non lo sapeva.

Mi venne da ridere ma soffocai la risata con la mano premendola forte sulle labbra, non potevo mandare in frantumi il mio piano.

Cauta girai la maniglia, un piccolo click soffocato dal getto dell'acqua nella doccia.

Mi intrufolai piano. In punta di piedi.

Potevo scorgere la sua sagoma dietro la tendina.

L'odore del suo bagnoschiuma da uomo mi riempì le narici.

Era un buon odore. Non immaginavo Adrian avesse quel profumo.

In realtà non conoscevo il profumo della sua pelle.

Cavolo! Al pensiero arrossii, mi bloccai.

E se si fosse girato improvvisamente? Aprendo la tendina?

Me lo sarei ritrovata nudo con il suo amico a penzolarmi davanti al volto.

Mi uscii il fumo dalle orecchie davvero.

Dovevo sgattaiolare via al più presto.

Raccolsi tutto. i suoi vestiti puliti, quelli sporchi, l'accappatoio e anche un asciugamano che si trovava in corrispondenza del lavandino.

Chiusi piano la porta.

Una volta fuori tirai un sospiro di sollievo.

Il mio piano era quasi completato.

"Oh Adrian mi chiedo ora come farai senza nulla a coprirti fino a stasera, sul tardi quando torneranno i miei genitori da lavoro.

Certamente crudele come sei, non chiederai aiuto a me" pensai famelica.

Avere i suoi vestiti tra le mani mi dava sensazioni contrastanti.

Mi sembrava di toccare un pezzo di lui. Quella parte che teneva nascosta a tutti .Un pezzo della sua intimità.

E parlando di intimità là c'erano anche i suoi boxer neri.

Non volevo guardarli, erano troppe emozioni messe insieme.

Girai il viso, aprii con non poca difficoltà la porta della sua camera e buttai quell'ammasso di vestiti sotto il suo letto.

Richiusi piano e scesi giù. Facendo in modo che sentisse che fossi lì. Appena arrivata.

Che io c'ero. Eravamo noi due. Solo noi.

Purtroppo non avevo previsto un cambiamento di scena così allarmante.

Adrian dopo appena dieci minuti, in cui eleggeva il silenzio totale in casa, venne giù nero dalla rabbia e miseria a coprirlo la tendina della doccia!

Non potevo immaginare la scena nemmeno con la fantasia più fervida.

Non sapevo se ridere o nascondermi.

Avevo la bocca spalancata, occhi fuori dalle orbite.

Lui era di fronte a me anzi a pochi centimetri da me nudo, i capelli bagnati gli ricadevano neri lucenti sulla fronte, le ciglia e le labbra ricoperte da goccioline.

Coperto solo un po' da una tendina color rosa.

Mi chiedevo con quanta forza l'avesse strappata dalla doccia. Rimasi perplessa. Di sasso.

Cercai di non struggermi nel guardare quel corpo definito.

Era tutto bagnato. L'acqua gli attraversava il corpo. Percorreva i lineamenti dei suoi muscoli sotto la pelle.

Gocciolava dai capelli fino a scendere giù... sempre più in giù.

Il viso candido, pieno di gocce d'acqua a fissarmi furioso.

I miei occhi incatenati ai suoi ancora spalancati.

<<NON FARLO MAI PIÙ>> ruggì.

Non so come diede per scontato che in tutto ciò ci entrassi io e beh stavolta non sbagliava affatto.

Poi con calma fece un passo più avanti.

Era a cinque centimetri del mio volto.

Non saprei dire se fossi rossa per la sua presenza nuda o pallida per il modo in cui mi stava incenerendo, così arrabbiato non l'avevo mai visto.

Non sapevo cosa dire. Ero pietrificata.

Un altro passo più avanti, quasi a sfiorarmi.

L'acqua che scendeva dal suo corpo, ora mi bagnava i piedi.

<< STAI FUORI DALLA MIA VITA O LA PROSSIMA VOLTA NON SARÀ UNA TENDINA A SALVARE LA TUA INDENNITÀ >> poi continuò malizioso, con un ghigno rabbioso ,un mezzo sorriso malsano << O A COPRIRMI >> sorrideva ancora venefico.

Cosa???

Che voleva dire???

Abbassai la testa, mi sentivo umiliata, come una bambina, quando viene scoperta e sgridata dalla mamma.

Lui piano indietreggiò.

Andò via guardandomi. Fulminandomi.

Mentre io ero lì immobile e questa volta lo sentivo... ero in fiamme!

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