Amici delle gatte, buongiorno.
Partecipiamo oggi al Review Party del libro "Mille ragioni per odiarti" di Penelope Douglas. Il secondo volume della serie Devil's Night.
Per l'occasione doppia recensione per il blog, andiamo a leggere cosa ne pensano Luna e Artemis.......
SCHEDA LIBRO:
Titolo: mille ragioni per odiarti
Autore: Penelope Douglas
Serie: Devil's Nigth
Editore: Newton Compton Editori
Genere: Dark romance
Formato: Ebook / Cartaceo
Prezzo: 5.99 / 12.00
Pagine: 480
Uscita: 11 Aprile 2018
SINOSSI:
Sono passati sei anni da quando Banks e Kai si sono visti per l’ultima volta e da allora tutto è cambiato.
Banks non è una ragazza come le altre.
È seria, controllata e preferisce di gran lunga starsene da sola con addosso i suoi vestiti da maschiaccio, piuttosto che parlare con le persone.
Vive tra le ombre della città in un hotel chiamato The Pope.
Un edificio cadente e oscuro, circondato dal mistero.
Un mistero che qualcuno proveniente dal suo passato vuole conoscere, anche a costo di minacciarla. Anche a costo di spingerla al limite.
Kai è uscito di prigione e deve fare i conti con tutti i suoi demoni, con tutti i fantasmi del suo passato.
E così si ritrova faccia a faccia con Banks.
Anche se deve ammettere di non avere mai smesso di pensare a lei, in tutti gli anni trascorsi in prigione, quelle che si scatenano tra loro non sono scintille.
È un vero e proprio incendio.
Entrambi hanno dei segreti.
E nessuno di loro è disposto a condividerli tanto facilmente.
RECENSIONE
a cura della nostra Luna:
Il secondo capitolo dei cavalieri della Notte del Diavolo vede come protagonista Kai.
Uscito di prigione, sei anni dopo quell’ultima notte, rincontra Banks.
Dei quatto cavalieri, Kai pare essere quello più concreto e riflessivo, nonostante i suoi impulsi lo spingano a cercare sempre qualcuno o qualcosa, che gli sfugga per il solo piacere di rincorrerlo, questa volta sa bene che non può commettere errori.
Si è spenta davvero quella scintilla che anni prima lo spingeva, in compagnia dei sue amici, a mettere in subbuglio Thunder bay con i loro scherzi?
Si trattava solo della storia di ragazzi, ricchi e annoiati, che facevano danni, oppure l’autrice aveva in serbo un’altra storia?
Insieme sembravamo una squadra della morte post apocalittica,
che alimentava l’ego del gruppo di ragazzi ricchi e viziati,
i quali non avevano mai corso un vero pericolo.
Mi sistemai la maschera a modi casco.
Lì sotto ero invisibile.
Potevo essere chiunque volessi.
Lì sotto non mi nascondevo.
Con i giusti tempi, in questo romanzo vengono svelati i retroscena delle loro vite, almeno di alcuni di loro, saremo portati a capire come sia possibile che degli amici, da gruppo diventino branco. Le loro storie sono tutte diverse.
Ritroveremo Michael e Rika, che sono in procinto di sposarsi.
Vedremo come lui cercherà di allontanarla da gruppo pur di proteggerla; Will è ancora troppo annebbiato dall’alcool e dai vizi per essere una pedina importante, e poi c’è Damon, l’ambra scura che aleggerà su tutti loro condizionandoli nelle loro scelte.
A mio avviso la vera protagonista di questa storia è Banks.
Traspare quando lavoro sia stato fatto sul suo personaggio.
Appare come vittima e pedina della famiglia Torrance, e in fin dei conti lo è, ma … ma rivelerà la sua vera natura in ogni capitolo.
Il suo carattere determinato e forte è in grado di sostenere le situazioni più disperate. Nascosta per anni, svilita nella sua femminilità riesce comunque a rendersi padrone della scena, scegliendo quello che crede essere il meglio per lei, e non solo.
«Ti copri i capelli, ti vesti da uomo» proseguì. «Chi sei, ragazzina?»
Una parte di me voleva dirgli tutto.
Gli rivolsi un mezzo sorriso, ma non lo vide. «Non sono nessuno.»
Banks attira nuovamente su di sé la completa attenzione di Kai, e tra i due saranno vere e proprie scintille di passione.
Lei gli sfugge solo per il piacere di farsi trovare, e lui, beh lui è una calamita!
I segreti che entrambi celano nel profondo di loro stessi appariranno come muri invalicabili, entrambi consapevoli di questo non sono in grado però, di rimanere l’uno lontano dall’altra. Kai, sofferente e pieno di contraddizioni, pian piano svelerà il suo vero carattere; trasparirà come in ogni occasione cerchi il suo riscatto, il desiderio di una nuova rinascita.
Non ci si può non affezionare al suo personaggio.
«Ma tu…» le seppellii il naso nel collo,
inalando qualcosa di inebriante e fragrante.
«Mi rendi determito. Mi rendi affamato, ardente;
mi fai venire voglia di fermare il tempo e non di viverlo con velocità.
È te che cerco. Non lei. Te.»
Mille ragioni per odiarti è un Suspense Romance, si districa tra presente e passato, i pov sono alternati.
In questo la Douglas è molto abile, mi riferisco alla capacità di tenere l’attenzione del lettore sempre alta.
A fine di ogni capitolo si rimane un po’ sospesi, viene a mancare quel pezze del puzzle che completa la storia, quindi si è spinti a girare pagina con il desiderio di saperne di più.
Valutazione di lettura: 😻😻😻😻😻
Fiamme: 🔥🔥🔥🔥
RECENSIONE
a cura della nostra Artemis:
Graffianti e docili gattine, eccomi ancora qui con una nuova lettura per voi.
Questa è una delle mie autrici preferite, ho letto tutte le sue storie e non mi hanno mai deluso.
Anche questa storia non è stata da meno.
Questo è il secondo capitolo della Devil’s Night Serie e quindi tornano i Cavalieri, anche se la trama è incentrata su uno in particolare di loro quattro: Kai Mori.
Lui è forse il più buono d’animo ed è quello che la prigione ha cambiato maggiormente.
Kai ha origini Giapponesi da parte di padre.
<Mio padre un tempo mi raccontava le imprese dei samurai>, le dissi a bassa voce, <che, se sconfitti in battaglia, commettevano il cosidetto seppuku, ovvero il suicidio rituale>. Le immagini che avevo visto sui libri mi apparvero in mente: donne e uomini con una spada stretta in mano. <Si pugnalavano con una lama corta e si squarciavano il ventre per riconquistare l’onore>.
Banks mi ascoltava, così mi appoggiai allo schienale e la trascinai con me.
<Preferivano uccidersi piuttosto che vivere il resto della loro vita marchiati dalla vergogna>, spiegai. <Così facendo, non riconquistavano solo il loro onore, ma anche quello della loro famiglia.>
Rimase in mobile, ma mi accorsi che si stava rilassando un po'.
<L’arresto per me ha cambiato tutto>, continuai. <Il mio futuro, la mia famiglia, la mia speranza…anche dopo il rilascio, vedevo chiaramente la tristezza negli occhi di mia madre e la delusione in quelli di mio padre.>
Crescendo con questi ideali, Kai si porta appresso il peso della condanna, nonostante abbia scontato la sua pena.
Arranca nella vita, non vive…sopravvive, proprio perché educato alla disciplina.
Ma è quando incontra di nuovo Banks che il modo gli appare con una prospettiva diversa.
Ma chi è davvero quella ragazza che già sei anni prima aveva dimostrato un profondo attaccamento e una marcata lealtà nei confronti del suo ex amico Damon?
I due ragazzi ingaggiano una sorta di caccia al gatto con il topo che dura per anni e quando finalmente si prendono, volano scintille.
Banks però continua la sua difesa nei confronti di Damon, una lealtà che Kai non capisce, non essendo a conoscenza del legame di sangue che li lega.
E qui ho trovato una sorta di discordanza: Michael è a conoscenza di questa parentela tra Damon e Banks.
Come mai non ne ha fatto parola con il suo più caro amico?
Comunque il fulcro vero e proprio di questa storia è proprio Damon.
Lui è il fuggitivo, il fantasma presente, perché è lì, a Thunder bay, che li osserva e quando torna, inizia la guerra.
Ma io non vi racconterò di più, dovete leggere questa storia avvincente.
È una storia cruda, in cui vengono descritti i sentimenti e la passione di due ragazzi che seppur così diversi, hanno tanto in comune.
La storia ci viene raccontata con la voce dei due protagonisti, in prima persona con una scrittura al passato: è un modo che sto apprezzando molto e che è sempre più diffuso nei libri.
Riesce a farti entrare in sintonia con i protagonisti, a vivere le loro emozioni, a provare le loro sofferenze e le loro gioie…e in questa storia ce ne sono davvero tante.
Durante la lettura, le pagine scorrono veloci, il lettore le assimila, le assorbe.
Le scene hot, sono calde e passionali, ma mai volgari.
Ho amato questa storia, come ho amato la precedente, nonostante i pareri contrastanti.
La Douglas, per me, è sempre e comunque una garanzia.
Una piccola pecca sta nella traduzione e nell’editing: ho trovato refusi e verbi non proprio giusti, in fatto di coniugazione.
Tirando le somme è una serie che deve essere letta per chi non si accontenta di storie dolci…qui l’attenzione è sempre tenuta viva, c’è pathos, c’è elettricità che crepita e che viene percepita scorrendo le righe.
È vero, sono storie non convenzionali, dove si narrano gesta di ragazzi benestanti annoiati e che si credono al di sopra della legge, ma che poi come abbiamo visto, non lo sono.
Non sono certo i ragazzi della porta accanto.
Qui si percepisce il degrado morale, il plagio mentale, ma c’è comunque voglia di riscatto, voglia di dimostrare che al di là degli sbagli, c’è davvero molto di più.
Valutazione di lettura: 😻😻😻😻
Le Gatte ringraziano la Newton Compton editori, per la copia digitale, che gentilmente è stata omaggiata.
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