Amici delle Gatte per la rubrica "7 Blog per 1 autore", oggi vi presentiamo i personaggi del libro "Lo specchio dell'anima" di Alessandro Del Gaudio, pubblicato da Saga edizioni il 30 ottobre.
TERZA TAPPA: CASTDREAM
Raccontaci qualcosa sui protagonisti del romanzo con descrizioni a livello fisico e caratteriale.
Buongiorno e ben ritrovati.
Per quanto riguarda i personaggi, va premesso che in Lo Specchio dell’Anima ci sono diversi attori in scena, schierati su fronti opposti. Mi limiterò, in questo caso, a descrivere solo i personaggi che accompagneranno il protagonista nella sua cerca.
Radian Elfmann
Iniziamo dunque da Radian Elfmann, protagonista della storia.
È un terrestre sulla trentina, cocciuto, che inizialmente ha la cattiva abitudine ad abbattersi per un non nulla e a diffidare del prossimo.
Talvolta questo lo salva da spiacevoli incontri, come il lettore non tarderà a scoprire, ma spesso lo porterà a non riconoscere dietro il volto di uno sconosciuto un potenziale alleato, in un mondo in cui avere dei validi compagni è un bene prezioso.
Fisicamente è un uomo sulla trentina, con capelli un po’ arruffati, di statura media, sul metro e settanta, e dal fisico tarchiato. Non ama vestirsi in modo ricercato, ma per la gran parte del libro lo vediamo con un occhio bendato.
La perdita dell’occhio è la ragione del suo arrivo su Najar e dell’inizio della sua missione, ma scoprirà in breve che ritrovare l’occhio perduto non è l’unico scopo del suo viaggio e forse neanche il più importante.
L’avventura su Najar lo cambierà profondamente, facendolo maturare e innescando in lui uno spirito avventuroso che egli per primo non sospettava neanche di avere.
L’aspetto esteriore che, tuttavia lo caratterizza maggiormente, è il suo portafortuna, un dado di ossidiana donatogli dal suo migliore amico, che porta al appeso al collo.
Nikol Shedreen
Abbiamo poi Nikol Shedreen, che come tutte le donne del gruppo ha un carattere forte, ma che tra tutti i membri della compagnia è la più impulsiva.
È una dei cinque Alfieri al servizio della Città del Tempio e viene soprannominata la Cacciatrice.
Non si tira mai indietro quando si tratta di combattere e sembra affidarsi esclusivamente al suo archibugio, un’arma da fuoco simile a un grosso fucile, rarissima nel suo mondo, di cui ne esistono solo pochi esemplari. Nikol diffida di Radian e non nasconde l’antipatia che prova nei suoi confronti, tanto da chiamarlo panuk, che nella lingua di Najar significa straniero o alieno. Ma lo fa in senso dispregiativo, a voler lasciare intendere quanto la sua presenza nel suo mondo sia poco gradita in generale, e in modo particolare per lei.
I loro rapporti cambieranno, rafforzandosi in un legame di reciproca fiducia che verrà costruito non senza molta fatica.
Esteticamente Nikol è minuta, con lunghi capelli biondi avvolti da un bandana. Porta il suo archibugio ad armacollo e veste di una giacca lunga, simile a un tabarro, oltre che a comodi calzoni aderenti.
Olgiak
Secondo degli Alfieri e primo personaggio di cui facciamo conoscenza a Najar è Olgiak, l’Alchimista, un tipo davvero bislacco, con un vistoso copricapo semiconico che indossa troppo largo.
Ha all’incirca l’età di Radian e Nikol e un carattere quieto.
Cerca, dove possibile, di risolvere le controversie ricorrendo alla diplomazia prima che alla violenza. Ha un viso allungato e incorniciato da una barba sottile con un vistoso pizzetto e indossa una veste lunga. Alla cintola non manca mai uno dei suoi sacchetti in cui nasconde una delle sue polveri o qualche altra diavoleria con cui ama dare prova delle sue abilità “pirotecniche”.
Olgiak sembra provare da subito molta simpatia per Radian, e si rivelerà un sincero amico e confidente, trovandosi suo malgrado a fare da paciere tra lui e Nikol.
Rajan
Rajan è senz’altro uno dei personaggi più curiosi del romanzo e credo che sarà uno di quelli che resterà nella mente del lettore per molto tempo.
Intanto per il suo profilo estetico – pelle bianca, occhi dorati e capelli d’argento – e poi per il carattere pacato ma agguerrito.
Ha l’indole di un vero condottiero ed è una donna dall’animo nobile, che nasconde un segreto destinato a dare una svolta all’intera storia. Diventa una specie di scorta personale di Radian, ma il giovane non la vedrà mai come sua guardia del corpo, trovandosi spesso a salvarle la vita. Chi sia in realtà Rajan è uno dei quesiti cardine del romanzo.
Il suo nome è uno pseudonimo assegnatole dal popolo dei Rampicanti, legato alla luna di Najar, che appunto si chiama come lei. Oltre che abile con la spada, talvolta sfodera un giavellotto magico, a cui la sua stessa vita è legata. Privarsene equivarrebbe a perdere anche la vita. Il perché sta al lettore scoprirlo, leggendo il romanzo.
Krynsiss
Krynsiss è, come Radian, un panuk.
Proviene da Tolendar, un mondo che appartiene ad un’altra dimensione, di cui i miei lettori hanno sentito già parlare in Aurora d’Inverno.
La donna è un’Araj, appartiene cioè a un popolo guerriero esperto nell’arte della lotta e dell’inganno.
Esteriormente assomiglia a un ninja, tanto è vero che Radian la confonde inizialmente con un membro della celebre setta segreta giapponese. Astuta, silenziosa, letale e misteriosa, Krynsiss non rivela mai molto di sé, e non fa nulla per liberarsi della scomoda diffidenza che tutti hanno verso di lei. Dopo una prima, fugace apparizione in uno dei primi capitoli, la rivedremo verso metà del romanzo, dove farà nuovamente la sua comparsa, senza che fornisca molte spiegazioni sul suo ruolo nella vicenda.
Si sa solo che è venuta a recuperare qualcosa che il nemico ha rubato dal suo mondo, per riportarlo con sé su Tolendar. E non si sa se ciò sia sufficiente a considerarla in tutto e per tutto un’alleata.
Esteriormente veste una casacca rossa, aderente, che le permette di muoversi con agilità. Ha la parte inferiore del viso perennemente nascosta da un benda e il capo coperto da un cappuccio che lascia fuoriuscire solo una cascata di lunghi capelli biondi.
Bast
Quarto Alfiere, Bast, lo Spadaccino, è un maestro d’armi e uno dei più abili combattenti del suo mondo, tanto che si dica sia l’unica umano ha saper tenere testa al Re del Continente.
Bast indossa una corazza molto leggera e altrettanto robusta e brandisce il Taglio del Giudizio, una spada lunga e dalla lama seghettata che sembra in grado di tagliare qualsiasi materiale.
Si è addestrato sull’Isola dell’Accademia e qui è diventato uno dei suoi ufficiali più apprezzati. Oltre che maestro di scherma è anche mastro spadaio, tanto che le armi che forgia sono le più richieste dai cadetti al momento di dover scegliere quale arma prendere con sé all’atto dell’investitura.
Anche lui, a suo tempo, ha dovuto operare la stessa scelta, ma il dubbio è che il Taglio del Giudizio non sia capitato per caso tra le sue mani.
Di carattere introverso, non è uomo di grandi parole, ma ha un forte senso della giustizia che lo obbliga a mettere a rischio la sua vita senza ripensamenti.
Okaril
Anche Okaril è un Alfiere, ma non sembra condividere lo stesso senso del dovere dei compagni. Guascone, amante del buon vino e delle donne, che rappresentano il suo tallone d’Achille, viaggia in compagnia del suo inseparabile violino, che in realtà è l’arma più mortale tra quelle a disposizione della squadra.
Non ha molta cura nel vestire, una giacca lunga e scura e cappelli neri fluenti come anguille. La ricerca dell’ultimo Alfiere interessa la compagnia per la prima metà del romanzo, giacché egli sembra essersi dileguato.
Ma una volta trovato, anche i suoi amici dovranno ricredersi sulle sue buone intenzioni. Di più non posso raccontare.
IL LIBRO:
Radian vive a Roccabruna, mentre la sua esistenza gli scivola tra le dita, tra notte insonni e uno strano dado, un dono del suo amico Ferge.
Durante una di quelle serate vuote, decide di entrare al Bianconiglio, un locale dove niente è ciò che sembra, nel quale incontra Feef, un personaggio alquanto singolare, molto interessato a quel dado di cui Radian è estremamente geloso.
Dopo quell’incontro, nulla sarà più lo stesso: Radian perderà un occhio e si ritroverà su Najar, una dimensione in cui vige ancora un sistema feudale.
Il Pescatore di Anime gli ha ghermito l’anima e a lui non resta che prepararsi, assieme ai suoi nuovi amici per la battaglia che libererà la dimensione da quel sovrano spietato: lo scontro finale.
«Tu potrai riavere la tua anima, ma per farlo dovrai trovare il Pescatore di Anime e affrontarlo con il tuo dado. Esso ti aiuterà, ti è già servito una volta a sconfiggere un suo maleficio.»
Le Gatte ringraziano Alessandro Del Gaudio e la Saga edizioni per il materiale del libro ricevuto in omaggio e vi invitano a seguire tutte le tappe per conoscerlo meglio....
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