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𝘽𝙡𝙤𝙜 𝙏𝙤𝙪𝙧 - "𝙂𝙡𝙞 𝙤𝙘𝙘𝙝𝙞 𝙙𝙚𝙡 𝙡𝙪𝙥𝙤" 𝙙𝙞 𝙁𝙚𝙙𝙚𝙧𝙞𝙘𝙖 𝘼𝙢𝙖𝙡𝙛𝙞𝙩𝙖𝙣𝙤

Amici delle Gatte per il Blog Tour dedicato al libro "Gli occhi del lupo" di Federica Amalfitano vi presentiamo, di seguito, la nostra tappa...... Andiamo a scoprire di cosa si tratta.....

I PERSONAGGI E L’AUTRICE: IL CONFRONTO

Oggi mi trovo a Florence, nella piccola cittadina dove risiedono Ellen e Taylor… no, non sono matta; è un modo come un altro di farmi conoscere e farvi conoscere i miei personaggi attraverso un’intervista che mi faranno non appena riesco a districarmi da tutti questi arbusti. Vorrei proprio sapere chi ha deciso di piazzare alberi così fitti in questo bosco… be’, come non detto!

Finalmente riesco a percorrere il sentiero battuto che attraversa il bosco; da qui intravedo la casa di Taylor dove si terrà l’intervista. Passo davanti al casolare di Paul che, con una sigaretta tra le labbra, mi fa un cenno di saluto con la testa. Ricambio il saluto e mi avvio verso la casa del Capo Alpha. Non appena suono il campanello vengo accolta da Anne che, con il suo immancabile tailleur color perla, mi accoglie cordialmente e mi fa accomodare in salotto dove è già riunita tutta la famiglia di Taylor, compresa Ellen.

«Era ora che arrivassi. Ma quanto tempo ci hai messo? Ti stiamo aspettando da ore», mi rimprovera il Capo Alpha Tom Kean con il suo solito tono burbero. «Mi sono persa. Non pensavo che il bosco fosse così intricato e pieno zeppo di pericoli sotto forma di arbusti e radici secolari», mi difendo prontamente. «E meno male che se lo è inventato lei!» dice sottovoce Taylor a Ellen che gli dà una gomitata.

Cominciamo bene! I miei stessi personaggi che mi prendono in giro.

«Allora, io sono pronta per questa intervista», dichiaro cercando di abbreviare la conversazione più assurda della mia vita. «Sei in ritardo e dai pure ordini? Autrice, sei nel nostro mondo. Le regole le dettiamo noi, se permetti.» La voce di Paul alle mie spalle mi fa trasalire. Ecco, ci mancava solo lui! «Paul, non essere maleducato. Posso offrirti qualcosa, cara?» mi domanda Sara, sempre pronta a essere una buona padrona di casa. «No, grazie mille. Sono a posto così», le rispondo passandomi le mani sudate sui jeans quando Paul si accomoda sul divanetto di fronte a me.

Questa conversazione comincia a rendermi nervosa. Il lupo Beta si accende l’ennesima sigaretta della giornata e osserva ogni mio movimento scrutandomi con i suoi occhi grigi.

«Diamo inizio a questa intervista» dice Tom dalla sua scrivania rompendo il silenzio. «Chi vuole cominciare a fare una domanda alla nostra ospite?» Tre mani si levano al cielo contemporaneamente. Sono i piccoli John, Kate e Robert che all’unisono mi domandano: «Perché in questa storia ci viene dato poco spazio?» Perfetto! E io che credevo di cavarmela con un “Come è nata questa storia?” o con “Qual è il tuo genere preferito?”

Temporeggio prima di rispondere; sono pur sempre dei bambini e se non scelgo le parole adatte mi riempiranno ulteriormente di domande.

«Come ben sapete, i protagonisti di questa storia sono Ellen e Taylor» esordisco, ricevendo un occhiolino da Ty e un sorriso sincero da Ellen. «Mi sono quindi concentrata su di loro, sulle loro caratteristiche, sui loro bisogni. Con questo non voglio dire che non contiate nella storia anzi, il vostro contributo sarà fondamentale.» John si batte una mano sul petto orgoglioso del proprio operato, mentre Bob e Kate sembrano abbastanza soddisfatti della mia risposta.

Bene, la prima è andata. È il turno di Cody che mi domanda il motivo per cui è l’unico Kean, eccezion fatta per i piccoli, a non essere dotato di un fisico da wrestler. Gli spiego che ha appena dodici anni e che dovrà allenarsi duramente per quello. Le successive domande riguardano i miei gusti in fatto di libri e la mia musica preferita. Ottimo! Le domande semplici sono quelle che preferisco.

«Non ho un vero e proprio libro preferito. Quello che sicuramente rileggerei, perché trovo davvero coinvolgente, è Il Signore degli Anelli di Tolkien e la saga Shadowhunters della Clare. Per quanto riguarda la musica, il mio genere preferito è il pop, ma ascolto davvero di tutto: dalla musica classica al rock», rispondo ad Anne e Randy che mi hanno posto queste domande.

Inizio a sentirmi a mio agio, malgrado la presenza di Paul. Quest’uomo incute un certo timore; la cicatrice che gli attraversa il volto è proprio come l’avevo immaginata: sottile e di colore chiaro ma, nonostante ciò, quello che ho di fronte è un uomo piacente, il cui viso non è stato modificato in maniera negativa da questo segno particolare.

«Signorina Amalfitano, mi stai ascoltando?» mi riprende Taylor per la seconda volta. «Eh? Certo, come no», gli rispondo destandomi per un secondo dai miei pensieri. «Dicevi?» «Ti stavo chiedendo cosa ne pensi di noi», mi ripete nuovamente. «Siamo nati dalla tua fantasia o ti sei ispirata a qualcuno?» «C’è sempre un pizzico di realtà nei libri; qualcuno di voi potrebbe ricordarmi una persona che conosco, mentre gli altri sono nati così dal nulla, frutto della mia immaginazione.» «Parliamo un po’ dei nostri nomi; anche questi sono di fantasia?» mi chiede Ellen. «Il tuo sì, così come quello di Taylor, Anne, Tom, Bob e Kate. Randy, Cody e John sono i nomi di wrestler.»

Il tempo trascorre velocemente e il sole sta calando per dar spazio alla luna e alle stelle. È giunto il momento di tornare a casa.

«Vai già via, cara?» mi domanda Sara mentre mi alzo dalla poltrona su cui sono seduta. «Questa casa sarà sempre aperta per te.»

Ringrazio tutti per questa insolita chiacchierata e, dopo averli salutati, mi avvio verso la porta.

«Ti accompagno io», mi dice Paul scortandomi fuori come un bodyguard. Scendo gli scalini del portico e lo ringrazio nuovamente. «Prima che tu vada… ho una sola domanda per te.» «Spara!» gli dico rassegnata. Speravo di non riceverne una da lui. Paul scuote il capo. «Che imperativo infelice!» Mi rendo conto della gaffe appena fatta e gli chiedo scusa. «Non preoccuparti. L’importante è che l’arma non sia caricata con materiale d’argento», mi dice scrollando le spalle. «La mia domanda è molto semplice: lo scoprirà prima o poi, vero?» Annuisco e lui incrocia le braccia al petto così forte da far gonfiare i suoi bicipiti. «Perché? Non puoi lasciare tutto com’è? È troppo per te non incasinare quello che già di incasinato c’è?» «Hai detto una sola domanda… ciao ciao, Paul», gli rispondo salutandolo con la mano.

Lo lascio borbottare tra sé e m’inoltro nuovamente nella vegetazione. Strano mondo è questo dell’urban fantasy. Chi ti sembra buono è invece dedito al male e chi potrebbe ricevere il premio come cattivo dell’anno è in realtà buono come il pane.

A me non resta che tornare nel mondo reale e decidere se, dopo questa intervista, sono ancora capace di intendere e di volere.

IL LIBRO:


“C’era un filo che ci teneva uniti e quel filo non si sarebbe mai spezzato finché fossi rimasto in vita”.


Nulla è come sembra e questo Taylor Kean lo sa bene.


Metà uomo e metà animale.

Due facce della stessa medaglia.


Un lupo solitario che diventa un lupo protettore quando incontra lei, Ellen Smith.


Un’amicizia che non sarebbe mai dovuta nascere e che sarà ostacolata dal Capo Alpha dei Kean, dai Verdana (un clan nemico) e dal Consiglio dei Wolfers (la più alta autorità nel mondo lupesco).


Tra segreti inconfessabili, battaglie tra mannari e tradimenti inaspettati, Taylor ed Ellen riusciranno a restare uniti o il loro legame sarà destinato a spezzarsi?


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